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Nei giorni scorsi è stata realizzata una delle azioni più importanti dall’inizio del progetto europeo. Alla conclusione di un complesso iter burocratico, infatti, la Regione Liguria ha rilasciato ai ricercatori di Life Pinna l’autorizzazione per eseguire il trapianto in mare degli individui di Pinna nobilis che negli ultimi mesi sono stati allevati negli acquari dei laboratori.
Il 14 dicembre nelle acque protette di Capo Mortola, in prossimità del confine con la Francia, si è quindi svolta con successo l’operazione di messa a dimora di quattro individui provenienti dal laboratorio di Camogli, dove erano mantenuti già da qualche mese dopo essere stati prelevati nella Laguna Veneta.
“Il nostro desiderio era rimetterle in mare per consentire loro di sperimentare quanto prima le condizioni naturali necessarie per il loro benessere e per la maturazione sessuale. Ci serviva, però, la conferma dai colleghi dell’Università di Sassari, che hanno ripetutamente eseguito le analisi genetiche su eventuali patogeni, che gli esemplari fossero negativi”, ha spiegato Mariachiara Chiantore, docente presso il DiSTAV dell’Università di Genova.
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